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Isteroscopia Diagnostica
Negli ultimi anni l’Isteroscopia si è prepotentemente inserita nella diagnostica e nel trattamento della sterilità.
Da quando è stata riconosciuta l’importanza dell’Isteroscopia in questo campo, la rilettura di molti casi ha portato ad una soluzione così facile ed immediata da sembrare “miracolosa”.
Che cos’è l’isteroscopia?
E’ una tecnica esplorativa della cavità uterina condotta con uno strumento chiamato isteroscopio: un tubo rigido e sottile (diametro = 4-5 mm) dotato di fibre ottiche, che viene introdotto all’interno dell’utero, attraverso la vagina. La cavità uterina viene distesa con un mezzo gassoso o liquido al fine di permetterne la visione: infatti, tale cavità è normalmente virtuale.
L’isteroscopia diagnostica non causa disturbi particolari e la paziente riprende rapidamente le proprie attività. In alcuni casi può avvertire un lieve indolenzimento dell’addome e in altri un lieve dolore alla spalla, dovuto al passaggio del gas attraverso le tube. Connettendo all’isteroscopio strumenti miniaturizzati è possibile eseguire anche interventi chirurgici (isteroscopia operativa).
Quando farla?
In due casi:
1) sanguinamento uterino anormale, nel periodo perimenopausale, per evidenziarne le cause: iperplasia endometriale, polipo endometriale, mioma sottomucoso o carcinoma endometriale.
2) poliabortività, precedenti fallimenti di trattamenti di fecondazione assistita, per diagnosticare un’infertilità causata da aderenze intrauterine o malformazioni uterine.
Qualsiasi donna con storia d’infertilità primaria o secondaria, sottoposta ad accertamenti e candidata all’ammissione ad un protocollo di fecondazione assistita, dovrebbe effettuare una Isteroscopia.
L’utero è un organo cavo, questa cavità deve accogliere il prodotto del concepimento, e ciò è possibile solo se tutte le caratteristiche della cavità uterina sono perfette, quindi la forma deve essere regolare e non deformata da miomi, né occupata da polipi o corpi estranei o alterata da malformazioni o da aderenze; inoltre, deve essere rivestita da una particolare mucosa, l’endometrio, che deve, ovviamente, essere integra ed “in fase”. Ogni sua alterazione, oltre a provocare disturbi delle mestruazioni, può essere causa di anomalie o impossibilità di impianto dell’ovocita fecondato. L’endometrio, come detto, è fondamentale per l’impianto del prodotto del concepimento, e solo una accurata indagine isteroscopica, quando necessaria, ne permette la perfetta valutazione; in casi dubbi è possibile eseguire una biopsia per farne l’esame istologico.
Isteroscopia operativa
L’isteroscopia operativa è l’isteroscopia avente l’obiettivo di curare una qualche patologia che mina la salute dell’utero, del canale cervicale o dell’endometrio.
L’isteroscopia operativa è indicata a:
- La rimozione di polipi uterini;
- La rimozione di fibromi uterini (miomectomia isteroscopia);
- La rimozione di tumori benigni dell’utero diversi dai polipi e dai fibromi uterini;
- La rimozione di aderenze intrauterine;
- La rimozione dall’utero di residui placentari post- abortivi (cioè successivi a un aborto) o post-partum (ossia successivi a un parto);
- L’estrazione del cosiddetto sistema intrauterino (o IUS), un particolare dispositivo che, inserito nell’utero, agisce da contraccettivo temporaneo.